Partita anche a Milano la raccolta firme
Ha preso il via dalla Casa della carità ed è proseguita nella sede di ChiAmaMilano, alla presenza di don Virginio Colmegna, Milly Moratti, Pierfrancesco Majorino, Giuliano Pisapia, Franco D’Alfonso, Pap Khouma e Livio Neri (Asgi), la raccolta di firme per la Città Metropolitana di Milano sulla proposta di legge di iniziativa popolare della campagna "Ero straniero - L'umanità che fa bene", per cambiare le politiche sull'immigrazione e superare la legge Bossi-Fini.
La proposta di legge, dal titolo “Nuove norme per la promozione del regolare permesso di soggiorno e dell’inclusione sociale e lavorativa di cittadini stranieri non comunitari”, si compone di otto articoli che prevedono: l'introduzione di canali diversificati di ingresso per lavoro, forme di regolarizzazione su base individuale degli stranieri già radicati nel territorio, misure per l'inclusione sociale e lavorativa di richiedenti asilo e rifugiati, l'effettiva partecipazione alla vita democratica col voto amministrativo e l'abolizione del reato di clandestinità.
“Con questa campagna, frutto di un lungo cammino compiuto da personalità e organizzazioni con storie e culture diverse, abbiamo l’ambizione di arrivare a un cambiamento culturale per superare paure, pregiudizi e intolleranze sul fenomeno migratorio. Lo stiamo facendo riportando dati corretti, raccontando esperienze positive, favorendo l’incontro diretto con i migranti”, dice don Virginio Colmegna, presidente della Casa della carità.
“Cambiamento culturale che deve stimolare quello legislativo, per governare i flussi migratori nel rispetto dei diritti. L’attuale legislazione, ad esempio, non offre altro canale di ingresso legale se non quello della richiesta di protezione internazionale che passa, inevitabilmente, dai viaggi in mare con il dramma delle migliaia di persone che continuano a perdere la vita nella traversata”, continua don Colmegna. “È urgente sospendere questa carneficina con canali d’ingresso sicuri e legali. La nostra campagna propone canali d’ingresso per lavoro e nuove forme di regolarizzazione che garantiscono maggiore legalità, sicurezza e coesione sociale non solo per i cittadini stranieri, ma anche per le comunità che li accolgono”.
“Per questo – aggiunge il presidente della Casa della carità – chiamo a raccolta tutti i milanesi per firmare la proposta di legge e proporsi come volontari ai prossimi banchetti della raccolta firme!”.
“Firmo con straordinaria convinzione la proposta di legge, perché ribalta completamente l’approccio con cui viene affrontato il tema dell’immigrazione. Oggi, spesso, si prendono provvedimenti solo a partire dalla logica della paura. Ero Straniero non nega i problemi, ma indica delle soluzioni serie che permettono di fare un salto di qualità in tema di politiche migratorie, che riguardano quindi i diritti di cittadinanza, l’integrazione, l’organizzazione dell’accoglienza, la centralità del lavoro”, è stato il commento dell’assessore alle Politiche Sociali del Comune di Milano, Pierfrancesco Majorino, tra i primi firmatari.
“È una proposta di legge attuabile, che realmente affronta i problemi e dà una risposta concreta e questa credo sia la grande novità di chi vuole partire dal territorio”, così Giuliano Pisapia ha motivato la sua adesione alla campagna Ero Straniero e la sua scelta di firmare.
Sono 50mila le firme di cittadini italiani da raccogliere in sei mesi per sottoporre la legge all’attenzione del Parlamento. (per i prossimi appuntamenti vedi scheda allegata)
La campagna è promossa da Radicali Italiani con Emma Bonino, Fondazione Casa della carità “Angelo Abriani”, ACLI, ARCI, ASGI, Centro Astalli, CNCA, A Buon Diritto, CILD, con il sostegno di numerose organizzazioni impegnate sul fronte dell’immigrazione, tra cui Caritas Italiana, Fondazione Migrantes e Sant'Egidio, e il supporto di una rete che conta già 100 sindaci.