Si avvicina la Pentecoste con il dono dello Spirito e la liturgia ci invita a contemplare il rapporto tra Gesù e lo Spirito.
L’amore è la fonte di vita per osservare i comandamenti. Chi ama vive secondo verità, perché riconosce e promuove la vita propria e altrui contemporaneamente, salvaguardando la relazione che ci costituisce.
"Paraclito" in greco vuol dire: colui che consola, colui che difende. Gesù ci dona lo Spirito che ci consola e che ci difende nella tentazione, quando il bene e il male rischiano di confondersi e non si sa più come agire per il meglio.
Lo Spirito ci riporta alla verità di Gesù che è il suo amore per il Padre e per tutti gli uomini e le donne. Gesù è consapevole che andando al Padre i discepoli si sentiranno come degli orfani senza Padre e senza un fratello maggiore. Tuttavia egli vuole essere presente dopo la sua morte mediante lo Spirito che ci sostiene nel riconoscere la comunione di vita che c’è tra il Padre e il Figlio.
La morte di Gesù non sarà pietra d’inciampo per i discepoli. Essa a volte alimenterà dei dubbi negli uomini sulla relazione d’amore tra il Padre e il Figlio, m alo Spirito ci aiuterà a comprendere che quanto è accaduto è appunto simbolo del misterioso amore tra Gesù e il Padre.
E’ questo amore che ci fa vivere ed amare a nostra volta, così che possiamo testimoniare che sempre l’amore è più forte della morte e che, nell’affidarci al Padre e a Gesù risorto, nello Spirito, viviamo nella verità del loro amore.
25 maggio 2014 - VI Domenica di Pasqua - Anno A
Giovanni 14,15-21
In quel tempo, Gesù disse ai suoi discepoli: 15 «Se mi amate, osserverete i miei comandamenti; 16 e io pregherò il Padre ed egli vi darà un altro Paràclito perché rimanga con voi per sempre, 17 lo Spirito della verità, che il mondo non può ricevere perché non lo vede e non lo conosce. Voi lo conoscete perché egli rimane presso di voi e sarà in voi.
18 Non vi lascerò orfani: verrò da voi. 19 Ancora un poco e il mondo non mi vedrà più; voi invece mi vedrete, perché io vivo e voi vivrete. 20 In quel giorno voi saprete che io sono nel Padre mio e voi in me e io in voi.
21 Chi accoglie i miei comandamenti e li osserva, questi è colui che mi ama. Chi ama me sarà amato dal Padre mio e anch’io lo amerò e mi manifesterò a lui».
Scritto da Marco Bonarini