Gesù via verita e vita

Nella quinta domenica di Pasqua la liturgia presenta Gesù via verità e vita.

Compiere le opere di Dio sembra impossibile all’uomo, proprio perché non è Dio.

 

Non è questo che pensa invece Gesù. Per lui è possibile se si crede in lui e nel suo stile nell’amare gli uomini e le donne.

 

Siamo durante l’ultima cena, Gesù ha lavato i piedi dei discepoli come simbolo del servizio d’amore che devono rendersi vicendevolmente: «Da questo tutti sapranno che siete miei discepoli: se avete amore gli uni per gli altri» (Gv 13,35).

 

Gesù annuncia a Pietro che dove lui andrà, e intende sulla croce, per il momento non potrà essere seguito. Di mezzo ci sarà il tradimento non solo di Giuda, ma anche di Pietro e l’abbandono da parte di tutti i discepoli per timore della morte.

 

Gesù sposta ora la meta del suo andare dalla croce al Padre, anche se nella teologia di Giovanni, la croce è dove si manifesta la gloria di Gesù e del Padre.

 

Il luogo dove Gesù andrà è la relazione d’amore con il Padre, e la via per entrare in questa relazione d’amore è Gesù stesso, perché egli è colui che rende presente, attraverso il suo agire, il Padre che salva gli uomini.

 

Conoscere Gesù vuol dire conoscere il Padre, perché i due vivono della stessa realtà: l’amore. E le opere di Gesù sono le stesse opere del Padre, perché il Padre e il Figlio sono concordi nel loro agire, mediante lo Spirito di entrambi. Essere l’uno nell’altro nell’amore, questa è la realtà di Gesù e del Padre, e le opere compiute da Gesù lo attestano senza alcun equivoco.

 

Ora chi crede in Gesù e nel suo legame d’amore con il Padre, sarà capace di compiere le stesse opere di amore, perché è questo il destino dell’uomo che dà vita a coloro che lo perseguono: amare Dio e i fratelli.

  

 

18 maggio 2014 - V Domenica di Pasqua - Anno A

 

Giovanni 14,1-12

 

In quel tempo, Gesù disse ai suoi discepoli: 1 «Non sia turbato il vostro cuore. Abbiate fede in Dio e abbiate fede anche in me. 2 Nella casa del Padre mio vi sono molte dimore. Se no, vi avrei mai detto: “Vado a prepararvi un posto”? 3 Quando sarò andato e vi avrò preparato un posto, verrò di nuovo e vi prenderò con me, perché dove sono io siate anche voi. 4 E del luogo dove io vado, conoscete la via».

 

5 Gli disse Tommaso: «Signore, non sappiamo dove vai; come possiamo conoscere la via?». 6 Gli disse Gesù: «Io sono la via, la verità e la vita. Nessuno viene al Padre se non per mezzo di me. 7 Se avete conosciuto me, conoscerete anche il Padre mio: fin da ora lo conoscete e lo avete veduto».

 

8 Gli disse Filippo: «Signore, mostraci il Padre e ci basta». 9 Gli rispose Gesù: «Da tanto tempo sono con voi e tu non mi hai conosciuto, Filippo? Chi ha visto me, ha visto il Padre. Come puoi tu dire: “Mostraci il Padre”? 10 Non credi che io sono nel Padre e il Padre è in me? Le parole che io vi dico, non le dico da me stesso; ma il Padre, che rimane in me, compie le sue opere.

 

11 Credete a me: io sono nel Padre e il Padre è in me. Se non altro, credetelo per le opere stesse.

 

12 In verità, in verità io vi dico: chi crede in me, anch’egli compirà le opere che io compio e ne compirà di più grandi di queste, perché io vado al Padre».

 

Scritto da Marco Bonarini