NATALE. Gesù nostro compagno di viaggio

Il Natale ripropone ogni anno alla nostra contemplazione, il sostare in ciò che ci dà gusto spirituale, la presenza di Dio in mezzo a noi, Gesù che si fa nostro compagno di viaggio nelle vicende della storia umana.

Presenza che suscita gioia per un dono inatteso: «La pietra scartata dai costruttori è divenuta la pietra d’angolo. Questo è stato fatto dal Signore: una meraviglia ai nostri occhi» (Sal 118,22-23).

 

È la gioia che nasce quando vediamo che chi è scartato dagli uomini diventa fonte di speranza per tutti quanti.

È la gioia che nasce dalla speranza che la morte non è la fine, ma un transito a una relazione autentica con chi è l’origine della vita del mondo.

È la gioia che si vuole comunicare e diventare vangelo, buona notizia per chi la accoglie.

 

Papa Francesco nella esortazione apostolica Evangelii Gaudium (“La gioia del Vangelo”), con la forza dello Spirito, spinge i cattolici a diventare tutti autentici evangelizzatori.

Ascoltiamo le parole di questo uomo che vive la comunione con il Signore come fonte di gioia e che la comunica con semplicità e umiltà.

 

«Solo grazie a quest’incontro – o reincontro – con l’amore di Dio, che si tramuta in felice ami­cizia, siamo riscattati dalla nostra coscienza isola­ta e dall’autoreferenzialità.

 

Giungiamo ad essere pienamente umani quando siamo più che umani, quando permettiamo a Dio di condurci al di là di noi stessi perché raggiungiamo il nostro essere più vero. Lì sta la sorgente dell’azione evangelizzatrice.

 

Perché, se qualcuno ha accolto questo amore che gli ridona il senso della vita, come può contenere il desiderio di comunicarlo agli altri?» (EG 8)

 

La contemplazione dell’amore di Dio che si manifesta in Gesù che nasce in una mangiatoia ci faccia compiere scelte di rinnovamento e conversione, sia personale che associativo, lasciando cadere i peccati e raccogliendo, nello Spirito di Dio, azioni di libertà, giustizia, pace e misericordia.